La forza del team: il 68% dei professionisti in Italia ha sviluppato alleanze con netti miglioramenti delle performance

Il settore italiano della consulenza è caratterizzato in maniera preponderante da studi di piccole dimensioni.

Dai sondaggi a campione effettuati dall’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano emerge che il 58% degli studi di commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro intervistati ha registrato un incremento di fatturato, e un’analisi più approfondita ha constatato che di questi ben il 68% lo ha riscontrato attuando una strategia collaborativa.  

Appare quindi comprovato dai dati economici rilevati che l’applicazione di un metodo di lavoro in grado di veicolare una proposta di servizi multidisciplinari consente ai professionisti, anche se organizzati in micro-studi, di cogliere nuove opportunità di crescita: il coinvolgimento di competenze professionali diverse, la condivisione di opportunità di collaborazione e la creazione di una struttura organizzativa che consenta di coordinare il carico di responsabilità sono tutti elementi che servono a qualificare il concetto di aggregazione professionale, la quale consente di condividere ed efficientare gli investimenti in tecnologia e formazione, nuova frontiera di innovazione per il mercato dei servizi alle imprese.  

L’Osservatorio Professionisti ha evidenziato anche un trend di crescita degli investimenti nel settore ICT da parte di molti degli studi professionali, investimenti che nel 2021 hanno raggiunto 1.758 milioni di euro: tra le priorità entro il 2023 ci sono l’implementazione di un sito internet dello studio (10%) e dei profili di social network professionale (7%), nonché software per il controllo di gestione e per la gestione documentale in forma elettronica (5%).  

A confermare quanto riportato sopra sono le parole del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale Vittorio Colao al convegno del 28 giugno tenutosi a Roma, organizzato da Confprofessionisti e The European House, il cui intervento ha messo in luce i punti cardine a cui ogni organo associativo deve mirare col fine di evolversi verso la digitalizzazione e la cultura collettiva: la formazione di nuovi professionisti anche nel settore IT, l’adozione di modelli di lavoro compatibili con le necessità dei professionisti e la comprensione che l’unione fa la forza. Le possibilità che un ente aggregante può offrire ai suoi soci sono maggiori rispetto al singolo studio.  

Harpalis – il nuovo network italiano di consulenza – ha anticipato il trend della cultura collaborativa ponendo al centro della strategia l’approccio multidisciplinare che unisce professionisti dalla grande esperienza nei mercati nazionali ed internazionali. Inoltre è stato attuato un importante investimento in un’innovativa piattaforma in cloud che costituisce il cuore del progetto: uno spazio di condivisione in cui potersi coordinare, confrontare e lavorare insieme.  

Il network oggi è presente in molte aree geografiche italiane ed è in continua espansione per essere sempre più competitivo in un’ottica di “biodiversità professionale”, con l’obiettivo di consentire a partner e clienti di crescere ed innovarsi.

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