Nuovo Codice della crisi d’impresa: il commento del dottor Vendrame di Harpalis

Come può un’impresa sopravvivere una crisi? L’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, a partire dal 15 luglio 2022, ha evidenziato l’importanza di una corretta pianificazione strategica e di una consulenza aziendale di qualità. In questo scenario, Harpalis, grazie alle conoscenze e all’esperienza dei suoi professionisti, offre un supporto prezioso a imprenditori e manager nell’adozione di misure adeguate, nella creazione di un assetto organizzativo efficace e nell’identificazione tempestiva dei segnali di crisi.

Per approfondire, abbiamo chiesto al nostro socio, Michele Vendrame, Dott.re Commercialista presso Logos Commercialisti Studi di Venezia, di spiegare le principali novità della nuova normativa e della sua attuazione.

Cosa si intende per “crisi d’impresa”?

Secondo il codice, la crisi d’impresa è lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi. In altre parole, quando l’azienda non è in grado di coprire adeguatamente i debiti nei dodici mesi successivi, si trova in uno stato di crisi.

Per individuare tempestivamente la crisi d’impresa, l’articolo 3 del nuovo Codice prescrive alcune misure e assetti che devono essere adottati dagli imprenditori:

  • L’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte;
  • L’imprenditore collettivo deve istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato ai sensi dell’art. 2086 c.c., ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.

Cosa rende un assetto organizzativo adeguato?

Un assetto organizzativo è definito adeguato quando presenta le seguenti caratteristiche:

  • organizzazione gerarchica dei ruoli;
  • organigramma con indicazione delle funzioni, compiti e responsabilità;
  • direzione e coordinamento dell’attività da parte dell’amministratore delegato, nonché delle figure alle quali sono attribuiti i relativi poteri;
  • introduzione di procedure interne che garantiscano l’efficienza e l’efficacia della gestione dei rischi e del sistema di controllo, la tempestività, attendibilità dei flussi informativi;
  • adozione di procedure che garantiscano la presenza di personale professionalmente adeguato a svolgere le funzioni assegnate;
  • costante aggiornamento delle procedure aziendali e loro diffusione all’interno dell’organizzazione.

Al fine di prevedere tempestivamente l’emersione della crisi d’impresa, tali misure ed assetti devono consentire:

  • di rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore;
  • di verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali rilevanti di cui infra;
  • di ricavare le informazioni necessarie ad utilizzare la lista di controllo particolareggiata e ad effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento di cui all’art. 13 co. 2 del DLgs. 14/2019 e al decreto dirigenziale del Ministero della giustizia del 28.09.2021.

Quali sono i segnali di crisi?

  • L’esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
  • L’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno novanta giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
  • L’esistenza di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il 5% del totale delle esposizioni;
  • L’esistenza di una o più delle esposizioni debitorie previste dall’art. 25-novies co 1 del DLgs. 14/2019.

L’adozione di misure e assetti adeguati può consentire alle imprese di anticipare e affrontare la crisi in modo tempestivo, aumentando le probabilità di risanamento e di continuazione dell’attività imprenditoriale.

È fondamentale che gli imprenditori e i professionisti del settore comprendano appieno le implicazioni del Codice e mettano in atto le misure necessarie per garantire la rilevazione tempestiva e l’adozione di iniziative appropriate. Solo attraverso una gestione consapevole e proattiva della crisi d’impresa, sarà possibile garantire un futuro sostenibile per le imprese e l’economia nel suo complesso.

Come spiega il dottor Vendrame:

La disposizione di legge fa riferimento a quelli di carattere patrimoniale o economico-finanziario che sono fra loro in relazione (art. 12 del DLgs. 14/2019). Solo la contemporanea sussistenza di tutti e tre gli equilibri (economico, finanziario e patrimoniale), infatti, garantisce il mantenimento di condizioni di sostenibilità nel lungo periodo della continuità aziendale.

Per squilibrio reddituale si intende l’incapacità dei ricavi correnti a coprire tutti i costi e di garantire un’adeguata remunerazione del capitale di rischio.

Per squilibrio finanziario si intende l’incapacità dei flussi di cassa generati dai ricavi a garantire la copertura di tutte le uscite monetarie per il pagamento dei debiti operativi o finanziari e per la remunerazione del capitale di rischio.

Se lo squilibrio economico è tale da generare perdite di esercizio, la relazione con la dimensione patrimoniale è immediatamente percepibile, in quanto le perdite comportano l’erosione del patrimonio netto.

Anche in assenza di squilibri economici e patrimoniali, può apparire difficoltoso onorare le obbligazioni anche per le imprese che producono utili, se i crediti verso i clienti non vengono incassati, oppure hanno un consistente patrimonio netto investito in attività a lento rigiro e/o difficilmente liquidabili.

Per implementare efficacemente tali misure, è essenziale che imprenditori e professionisti del settore si dotino delle competenze e delle conoscenze necessarie. In questo contesto, l’importanza di risorse e strumenti che forniscono orientamento e supporto diventa fondamentale.

Per maggiori informazioni e per scoprire le soluzioni e i servizi offerti da Harpalis, contatta info@harpalis.it 

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